Il legno, materiale green per eccellenza, si sta ritagliando un ruolo crescente nel campo dell’architettura e delle costruzioni. Non è certo una novità l’avanzata registrata anche in Italia dell’edilizia in legno. Secondo quanto rivelato da un recente ricerca di Federlegnoarredo, nel 2014 sono state oltre 3mila le nuove costruzioni in legno. Il dato non ha interessato solo il settore residenziale ma anche quello industriale e del terziario. Semmai la novità è che dopo anni di lenta ma costante crescita ci si aspetta proprio per il 2016 il boom definitivo.
Il trend di crescita tocca da vicino anche la riqualificazione dell’esistente: in un contesto di mercato dove si costruisce sempre meno e l’imperativo è rigenerare il patrimonio in essere, materiali come legno, vetro e acciaio giocheranno sempre più un ruolo cruciale nelle scelte estetiche e progettuali di architetti e ingegneri.
Ma… come proteggere il legno dal degrado?
Il legno piace perché è un materiale naturale, riciclabile e del tutto ecosostenibile, duttile nell’impiego e che regala sensazioni di vivibilità, comfort e calore agli utenti.
Ma come ogni materiale composito naturale, il legno risente delle condizioni ambientali ed è pertanto più soggetto di altri materiali a processi di degrado.
La sua natura squisitamente vegetale comporta delle problematiche ben note che possono rappresentare un grattacapo anche per gli addetti ai lavori. Il legno è influenzato dal grado di umidità circostante ed è per questo più soggetto ad aggressioni biologiche (funghi, insetti, parassiti) che possono arrecare danni ingenti sia esternamente che internamente.
Per preservare la sua bellezza ed integrità, il legno necessita anzitutto di una protezione di lunga durata contro l’azione dell’acqua e degli agenti atmosferici.
Il contributo della nanotecnologia alla protezione del legno
Un valido e innovativo contributo alle tecniche di protezione del legno arriva oggi dai più recenti sviluppi della nanotecnologia applicata alla protezione dei materiali.
I trattamenti protettivi nanostrutturati, quali quelli proposti da R&R Group, rappresentano una risposta inedita e innovativa rispetto ad altri metodi convenzionali di protezione del legno (impregnature, verniciature, cere e olii… ).
La nanotecnologia può essere immaginata come uno ‘scudo’ invisibile atto ad assicurare protezione dalle comuni aggressioni a cui il materiale è soggetto. Uno scudo che aumenta a lungo nel tempo la durabilità del legno senza alterarne le caratteristiche naturali.
I trattamenti protettivi in nanotecnologia sono infatti formulazioni di nanoparticelle atossiche– nella fattispecie dei trattamenti proposti da R&R Group, trattasi di SiO2, silice. Essi impiegano il veicolante più ecologico che esista – l’acqua – per aderire ed aggregarsi alla matrice stessa del supporto arricchendolo di nuove caratteristiche: in primis, una elevata idrorepellenza a fronte di un’ottima traspirabilità.
Oltre ad assicurare uno straordinario effetto idrofobico, il trattamento protettivo nanotecnologico è in grado di proteggere il legno dai raggi UV, dai graffi, dall’attacco da parte di muffe, funghi, batteri e parassiti.
Dalla ricerca R&R Group soluzioni per legni grezzi e legni verniciati
R&R Group propone al mercato due formulazioni specifiche per la protezione del legno: Ector LEG-50 ed Ector LEG-10, appositamente sviluppate per l’impiego su supporti in legno grezzo o su legno verniciato.
I trattamenti, facili nell’applicazione ed estremamente rapidi nei tempi di stabilizzazione, sono ideali sia per utilizzo professionale che per più limitati interventi legati al fai-da-te.
Il trattamento va a creare una protezione invisibile sulle superfici, assicurando proprietà idro e oleorepellenti che impediscono a sporco, grassi, agenti atmosferici ed altre sostanze contaminanti di aderire con il substrato.
Sul legno grezzo il trattamento è molto utile per prevenire i meccanismi di infestazione biologica, non farlo marcire e farlo durare il più a lungo possibile; la stabilità ai raggi UV aiuta inoltre a rallentare il processo di invecchiamento del legno protraendo a lungo nel tempo l’aspetto estetico originario dei manufatti.
La protezione nanotecnologica rivela aspetti utili anche nei legni verniciati perché comporta cicli di pulizia ridotti (la rimozione di macchie e sporco è molto agevolata e non richiede l’utilizzo di detergenti aggressivi) e ciò va a tutto vantaggio della durata stessa della superficie.
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