Le scale di ospedali, centri commerciali, uffici pubblici rientrano in quelle situazioni in cui il rischio di scivolare e cadere a terra può presentarsi con maggiore frequenza e con gli esiti meno piacevoli per chi incappa nell’incidente.
Il problema non riguarda solamente le aree esterne, esposte a piogge e condizioni di bagnato.
Vuoi per la presenza di ristagni d’acqua dovuti a pulizie o ad ombrelli gocciolanti, vuoi per il camminare di fretta o distratti da altri pensieri, vuoi per la presenza di persone con maggiori difficoltà motorie (come le fasce anziane nei luoghi di cura), vuoi per le condizioni non sempre ottimali delle piastrelle (che possono presentarsi usurate dal calpestio e quindi più lisce e scivolose)…
sono svariati i motivi che impongono di prestare la massima attenzione nel garantire adeguate misure di sicurezza in termini di antiscivolo anche nelle aree interne.
Le strisce antiscivolo tra vantaggi e limiti
Una soluzione diffusa e comune in molti casi sono le strisce antiscivolo per gradini.
Una opzione relativamente rapida.
Tutto sommato pratica.
Non troppo dispendiosa per mettere una toppa al problema… ma… c’è un ma! Anzi, più di uno.
A fronte dell’immediatezza, strisce e nastri antisdrucciolo tendono a usurarsi abbastanza presto, soprattutto quando soggetti a forte calpestio.
Non di rado manifestano problemi di tenuta.
E quando si verifica il distacco e il rialzo rischiano di diventare accidentalmente causa d’inciampo.
Ci sarebbe qualcosa da puntualizzare anche sull’osservanza rigorosa delle norme antiscivolo.
La normativa stabilisce un valore minimo d’attrito per tutto il piano calpestabile dove può esserci interazione tra piede o suola della calzatura e superficie d’appoggio.
Di questo abbiamo già detto anche in altri post dove proponiamo un confronto tra soluzioni antiscivolo.
E poi, vogliamo parlare di estetica?
D’accordo che la bellezza non è il fattore più importante in molte situazioni. Ma perché dovervi rinunciare a priori?
Sarebbe un peccato non valorizzare adeguatamente un materiale, soprattutto quando si dà il caso di un pavimento o una scalinata realizzati in materiale di pregio. Magari un marmo, un cotto, un granito.
L’evoluzione dell’antiscivolo: trattamento invisibile e permanente
Meno male ci sono soluzioni alternative e all’avanguardia, oggi disponibili grazie anche all’inarrestabile sviluppo delle micro e nanotecnologie di finitura superficiale applicate ai materiali in edilizia.
Anziché aggiungere una vernice o uno strato di materiale antiscivolo sul pavimento o sul gradino, c’è la possibilità di interagire in dimensioni estremamente ridotte con il substrato del materiale minerale modificandolo in modo invisibile e arricchendolo di nuove proprietà e funzionalità.
Si agisce nella sfera del non visibile per ottenere degli effetti decisamente tangibili e durevoli nel tempo.
L’AUSL Reggio Emilia sceglie la sicurezza senza compromessi di Tekno Touch
Ci sono aziende e amministrazioni che non mettono la testa sotto la sabbia fermandosi alla soluzione più scontata e veloce, ma iniziano a volgere lo sguardo oltre per informarsi, mantenersi al passo e fare proprie le opportunità delle nuove tecnologie.
E’ il caso dell’AUSL Reggio Emilia.
Dopo un attento esame in merito alla scivolosità e alle soluzioni per l’antiscivolo, lo staff tecnico dell’azienda ha scelto di affrontare la sfida della sicurezza delle superfici optando per la microtecnologia Tekno Touch, fiore all’occhiello di R&R Group.
Nell’ottica di continuo miglioramento degli spazi di accoglienza e degli standard di sicurezza e igiene offerti all’utenza, l’azienda ospedaliera emiliana ha mandato definitivamente in pensione le strisce presenti nelle scalinate dell’Arcispedale S.Maria Nuova che a intervalli regolari dovevano essere ripristinate.
Dopo un iter di prove e test su alcune porzioni campione, il trattamento antiscivolo Tekno Touch è stato applicato su tutte le scale e i pianerottoli che servono l’ospedale collegando l’ingresso principale con i vari piani e reparti.
Il trattamento antiscivolo è stato applicato su materiali differenti: marmo botticino, gres e calcestruzzo.
L’applicazione del trattamento sui gradini è stata curata dai tecnici di R&R Group in quattro giorni secondo un piano lavori stilato d’intesa con i tecnici dell’Ausl.
Ciò ha consentito di limitare al minimo i disagi per l’utenza e di non intralciare il personale sanitario.
In tutte le scale in marmo botticino, a complemento dell’antiscivolo è stato applicato anche il trattamento protettivo Ector PAV A+B.
Una soluzione in nanotecnologia, invisibile e non pellicolante, con funzionalità idrorepellenti, antimacchia e antiabrasione.
Questo nanorivestimento, del tutto invisibile, è il completamento ideale dell’antiscivolo per semplificare la pulizia del marmo o in superfici compatte e lucide particolarmente delicate e assorbenti.