Shopping (In)Fortunato

Lo shopping si sa è una forma comune di soddisfazione.

Le donne statisticamente sono più sensibili a questo tipo di attività anche se molti uomini non disdegnano.

In certi periodi dell’anno, poi, la concentrazione degli acquisti aumenta in modo esponenziale

Natale, San Valentino… periodicamente richiamano persone a perdersi tra i vari articoli alla ricerca del regalo perfetto.

Lo shopping quindi non è inteso come un’esigenza primaria volta all’acquisto di beni necessari ma come atto per soddisfare lo spirito.

Se questo momento felice fosse rovinato da uno scivolone, chi è responsabile del il danno?

Secondo una sentenza del Tribunale di Torre Annunziata il proprietario dell’esercizio commerciale è responsabile dell’infortunio ed è tenuto a risarcire i danni causati dallo scivolone che, nel caso specifico, ammontano a circa € 30 000.

Nel dettaglio la vittima dell’infortunio è scivolata nel locale commerciale a causa del pavimento completamente bagnato senza adeguata segnalazione di pericolo.

Il pavimento non a norma ha reso la proprietà dell’esercizio commerciale punibile per il danno arrecato a terzi ai sensi dell’art. 2051 c.c. quale custode e degli art. 2043 e 2049 c.c.

Molto spesso non si dà giusta rilevanza al problema della scivolosità delle superfici anche se le cadute in piano sono tra le prime cause di infortunio in Italia e i dati INAIL lo confermano.

Normativa

L’esistenza del DL 81 del 9 aprile 2008, allegato IV, stabilisce in modo preciso i Requisiti dei luoghi di lavoro e al punto 1.3.2 determina che
“I pavimenti dei locali devono essere fissi, stabili ed antisdrucciolevoli.”

Le pavimentazioni, dunque, per legge, devono essere antiscivolo.

Ma come si misura la scivolosità di una pavimentazione?

I metodi sono diversi ma, anche in questo caso ci agevola la normativa con il  DM 236/89  che al punto 4.1.2 stabilisce quanto segue:

“I pavimenti devono essere di norma orizzontali e complanari tra loro e, nelle parti comuni e di uso pubblico, non sdrucciolevoli”, specificando successivamente al punto 8.2.2 che “Per pavimentazione antisdrucciolevole si intende una pavimentazione realizzata con materiali il cui coefficiente di attrito, misurato secondo il metodo della British Ceramic Research Association Ltd. (B.C.R.A.) Rep. CEC. 6-81, sia superiore ai seguenti valori:
– 0,40 per elemento scivolante cuoio su pavimentazione asciutta;
– 0,40 per elemento scivolante gomma dura standard su pavimentazione bagnata”.

 

In Italia dunque il metodo di misurazione del coefficiente d’attrito è il B.C.R.A. di conseguenza le pavimentazioni per essere a norma devo obbligatoriamente rispettare i parametri stabiliti dalla normativa.

Per questo R&R Group propone Tekno Touch un sistema antiscivolo Certificato&Garantito, che non aggredisce le superfici preesistenti e non ostacola le normali operazioni di pulizia.

Con il Sistema Tekno Touch il caso dello Shopping (In)fortunato si sarebbe concluso con una cliente felice dei suoi acquisti che attraversando agevolmente il pavimento bagnato e il responsabile dell’esercizio commerciale contento per aver soddisfatto la sua cliente ed essersi risparmiato circa € 30 000 di risarcimento danni.

Forse vale la pena di pensarci!

 

Fonte: responsabilecivile.it