Le superfici possono presentare valori d’attrito differenti a seconda dei materiali con cui sono costruite e delle condizioni di manutenzione e igiene, è abbastanza ovvio. Ma come si misura la scivolosità intrinseca di un pavimento?
La risposta in questo caso è meno banale e scontata.
A questo riguardo esistono metodi di prova differenti tra loro e non correlabili in quanto basati su metodologie e presupposti di misurazione diversi e che non sempre vanno a considerare lo stesso tipo di attrito (statico o dinamico).
Tra i più conosciuti vi è il metodo DIN, o cosiddetto ‘della rampa inclinata‘; un metodo di misurazione dell’attrito statico di origine industriale che classifica i pavimenti da R9 a R13 oppure come A,B,C in funzione dell’angolo di scivolamento con piede calzato o nudo.
Oltre che essere lo standard tedesco, è considerato una norma tecnica di valore in molti altri paesi del mondo, soprattutto per la progettazione dei materiali.
E’ molto importante tuttavia precisare che in Italia nessuna norma DIN è stata recepita su questo argomento e che l’unica fonte normativa in materia (il DM 236/89, ripreso poi anche dal testo unico sulla sicurezza nel lavoro DL 81/2008) richiede che la pavimentazione sia conforme allo standard antiscivolo B.C.R.A. (British Ceramic Research Association).
In sostanza la normativa antiscivolo italiana sceglie un approccio prestazionale e richiede di misurare con apposita strumentazione il grado di scivolosità di una superficie calpestabile nelle sue reali condizioni di utilizzo. In tal senso richiede di verificare (o intervenire per fare in modo che) i valori di attrito di un pavimento pedonale siano superiori a μ 0,40, soglia minima per considerare una pavimentazione sicura e quindi oggettivamente antiscivolo. 

μ ≤ 0,19 scivolosità pericolosa
0,20 ≤ μ ≤ 0,39 scivolosità eccessiva
0,40 ≤ μ ≤ 0,74 attrito soddisfacente
μ ≥ 0,75 attrito eccellente

NB: è bene fare molta attenzione rispetto a questo distinguo, tenendo presente che in caso di contenziosi i riferimenti normativi che guidano le decisioni dei giudici sono le norme BCRA.